02.04.2025

I salari minimi previsti nei CCL dichiarati di obbligatorietà generale prevalgono su quelli cantonali

Il CET-N si è espressa a favore di un'assicurazione che i salari minimi cantonali non potranno più prevalere sui salari minimi previsti nei contratti collettivi di lavoro di obbligatorietà generale. Il gruppo di base settore secondario della costruzione accoglie con favore questa decisione.

I salari minimi cantonali non potranno più prevalere sui salari minimi previsti nei contratti collettivi di lavoro (CCL) dichiarati di obbligatorietà generale. Con 16 voti contro 9, la CET-N si è espressa a favore di un adeguamento corrispondente della legge federale concernente il conferimento del carattere obbligatorio generale al contratto collettivo di lavoro (LOCCL).

Con il messaggio 24.096 il Consiglio federale attua un mandato del Parlamento (Mo. Ettlin 20.4738). La LOCCL deve ora stabilire che le disposizioni dei CCL che prevedono salari minimi inferiori a quelli fissati nelle leggi cantonali possono essere dichiarate di obbligatorietà generale. La Commissione ha condotto un’audizione approfondita su questo tema e sul messaggio 24.097 con i rappresentanti dei Cantoni (CDEP) e delle parti sociali. Sono stati invitati, da un lato, l’Unione svizzera degli imprenditori, l’Unione svizzera delle arti e mestieri, la Società svizzera degli impresari-costruttori, l’associazione mantello AM Suisse e Gastrosuisse, e dall’altro, l’Unione sindacale svizzera, Travail.Suisse e i sindacati Unia e Syna.

Secondo la maggioranza della Commissione, fissare salari minimi cantonali che prevalgono sui salari minimi previsti nei CCL dichiarati di obbligatorietà generale è un intervento unilaterale che mette a repentaglio la tradizione del partenariato sociale. La maggioranza ritiene invece che nell’articolo 1 LOCCL sia necessario disciplinare in modo esplicito la priorità di applicazione delle disposizioni sul salario minimo di un CCL dichiarato di obbligatorietà generale. La Commissione ha invece respinto altre proposte volte a integrare la disposizione prospettata dal Consiglio federale.

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